Una storia che mi sta particolarmente a cuore, non legata a ragionamenti di tipo commerciale…
Nei miei anni di esperienza lavorativa a contatto con le Parrocchie mi ha sempre affascinato quell’atto di devozione, riservato e sincero, che spinge ogni fedele ad entrare in un luogo di culto per accendere una candela o un cero. Notavo che ad ogni candeliere e portalumino mancava qualcosa che rafforzasse quel momento speciale: la preghiera scritta. L’oggetto aveva sempre un foro per le elemosine e la luce di una candela o di un cero accesi, ma mai nessun elemento che rimandasse alla preghiera.
Mi immaginavo come un fedele, un turista o un passante potessero trovare supporto o addirittura conforto nel leggere una preghiera, magari diversa da quelle recitate normalmente o della quale magari ci si ricordava poco.
Una preghiera dedicata alle persone ammalate in una cappella di un ospedale, una preghiera per i defunti in una cappella cimiteriale, una preghiera dedicata al Santo a cui la Parrocchia è stata consacrata o semplicemente una particolare supplica di cui il mondo ha più bisogno in quel momento (una preghiera per la Pace! ).
Da qui l’idea sgorgata dal cuore: perché non integrare un supporto per le preghiere scritte ai candelieri? “Chissà quante preghiere in più! “mi sono detto con entusiasmo tra me e me.
Il solo pensiero di compiere un gesto così utile e profondo per gli altri mi riempiva di gioia, per cui la mia risposta è stata immediata: “Perché no? sarà un invito scritto alla preghiera (e quanto ce n’è bisogno).
Lo strumento più grande che ci è stato donato per dialogare con Dio è la preghiera, e mi dà gioia vederla scritta anche negli strumenti che quotidianamente utilizziamo per la devozione.
In un’epoca dove è facile perdersi, proprio come quando ci fermiamo per strada a leggere un cartello stradale per capire la giusta direzione da prendere, così è utile fermarsi a leggere una preghiera che ci può indicare la vera strada da percorrere.
Con l’augurio di buone preghiere a tutti.
Alex Gesini